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al testo proposto da Loredana Scalia
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La nostalgia è un’agave al poggio non c’è giorno né incedere quieto tra gli strepiti ottusi di questa solitudine senza che il suo grasso cuore mi partorisca l’ombra calda del tuo sguardo su quel ramo del lago là dove la neve odorava di rose e i monti si specchiavano sfacciati tenendo un segreto quel tuo profilo spoglio aveva una bellezza di tornante come i sentieri cui spavalda gettavo il sorriso diresti che le voci mutano la loro pelle sulle le nostre dita e che i silenzi sono barche alla deriva ma ho digiunato su quell’agave l’attesa per condurre la mia anima al tuo sonno |
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